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giovedì 31 maggio 2007

Grazie al cavolo

Per forza che in CdA RAI, si facciano i complimenti al Tg2 10 minuti di ieri sera : è una spudorata e falsa difesa d'ufficio del Vaticano.
Dove è il contraddittorio? Il pluralismo? La solita minimizzazzione e circoscrizione di un fenomeno endemico nella Chiesa Cattolica...
I mega-processi USA che hanno mandato sul lastrico la diocesi di Boston? Sono diventati una irrilevanza statistica...
Che Rai 1 fosse curiale, lo si sapeva.
Che la Curia avesse lanciato un OPA su RaiDue, un po' meno...
Complimenti vivissimi...


La laicità, che era agonizzante, sta morendo ( e nemmeno tanto lentamente)

domenica 27 maggio 2007

Poliziotti-naziskin-pope



A parte l'ennesima dimostrazione di quanto sia fittizia e ipocrita la supposta democrazia russa, l'aggressione dei partecipanti al Gay Pride di Mosca, mosta ancora una volta come il pensiero magico-religioso vada a nozze con ideologie violente e illiberali.

" Ma mentre veniva distribuito il volantino con il testo della lettera un gruppo di naziskin, alla presenza di un vescovo ortodosso, scortato da due persone, che dava loro la benedizione, ha cominciato a tirare uova ai partecipanti all'iniziativa non violenta e poi a picchiare violentemente i radicali". Subito dopo è intervenuta la polizia. "Siamo molto preoccupati - dicono ora i radicali - soprattutto per le condizioni di Marzocchi che è stato violentemente picchiato"

I vescovi ortodossi che benedicono i naziskin, i quali sono in combutta contro i poliziotti, e il tutto contro un corteo per i diritti umani in Russia ( dove è stato abolito meno di 15 anni fa il reato di omosessualità...)

Che bella combriccola...

Ah, dimenticavo : un parlamentare italiano,Luxuria, è stato picchiato a sangue.... La nostra diplomazia che farà?
Per qualche hooligan ubriaco,giustamente represo dalle forze dell'ordine, gli inglesi ci han messo alla gogna su tutti loro giornali...
Noi porgeremo l'altra guancia?

sabato 26 maggio 2007

La scuola va in pezzi... aiutali ad abbatterla



La fannullonaggine cavalcante tra le nuove generazioni, e le brillanti idee di molti di coloro che dovrebbero educare ed istruire i giovani, consentono obbrobri del genere :

" La scuola italiana? Che noia! Per renderla piu' entusiasmante gli alunni reclamano l'inserimento dell'ora di gossip-attualita'. Il primo giorno di scuola e' questa la richiesta che emerge da uno studio della rivista online Marketing e Tv. Il 69,8% degli alunni non e' soddisfatto del sistema scolastico del Belpaese, contro il 19% contento e il 7% indifferente. I motivi di tanto malcontento? La scuola sarebbe terribilmente noiosa e non al passo con i temi di attualita'."

Pure ammettendo ( come probabilmente è ) che questi sondaggi hanno il valore statistico di una indagine condominiale, il solo fatto che salti fuori l'istanza di GOSSIP dai banchi di scuola, è oltremodo deprimente.

Diamo fuoco ai vari uomini&donnecostantinigrandifratelliverissimitetteeculi !!!

Il papa sindacalista

Lo ammetto : qualche giorno fa ho pensato che parlare di un "papa operaio", sarebbe stato eccessivo ed ingiusto nei confronti di chi l'operaio lo fa davvero...


Ma stavolta si è superato il limite : siamo arrivati al papa-sindacalista senza passare per l'operaio...

Insomma : Bertinotti dice la stessa cosa. Ma lui fa il politico. Il papa, invece, non fa politica.
Infatti : la manipola.

giovedì 24 maggio 2007

Perturbazioni clericali

“Stiamo studiando la cosa dal punto di vista giudiziario- ha detto Caffarra, oggi a Roma per partecipare all’assemblea generale della Cei- del resto il perturbamento della liberta’ di credenza e di culto e’ un reato”. Tra i protagonisti della manifestazione che potrebbero finire nel mirino della Curia ci sono le due parlamentari Titti De Simone (Prc) e Katia Zanotti (Ds), il segretario del Prc Tiziano Loreti, il presidente Arcigay Sergio Lo Giudice (Ds), il capogruppo dei Verdi in Comune Roberto Panzacchi e Valerio Monteventi (Prc).

Caffarra racconta della giornata di domenica, giorno del ritorno della statua della Madonna dalla Cattedrale di Bologna al Santuario di San Luca: “Non c’e’ mai stata cosi’ tanta gente- dice- c’erano tutti, anche i Ds erano tutti schierati e anche l’Unita’ ha preso le distanze: la gente ha voluto isolare queste persone”. La Madonna di San Luca “non si tocca. Si e’ davvero bolognesi- spiega Caffarra- solo se si va a trovare la Madonna quando e’ in cattedrale” nella settimana dell’Ascensione. Quando la statua della Madonna e’ in citta’ “tutto ruota intorno a lei”, spiega il cardinale.

E, vista la partecipazione alla processione di domenica pomeriggio, “ci vorrebbe un episodio cosi’ ogni anno” scherza Caffarra. Nei giorni scorsi ha invece usato parole di condanna molto dure, parlando di “offesa alla citta’” e di “incivile gazzarra” in riferimento alla protesta anticlericale inscenata davanti a San Pietro da alcuni manifestanti di un corteo promosso da associazioni gay e lesbiche per celebrare la giornata contro l’omofobia."


Ecco, quest'uomo è da internare.

Esprimere il proprio dissenso e le proprie opinioni davanti ad un qualche feticcio cattolico, diventa perturbazione di culto...

E loro che perturbano (anzi manipolano) le istituzioni democratiche?

Il romano osservatore, così attento ai terroristi coi riccioli che parlano ai concerti, non ascolta queste luride e spaventevoli sevizie alla libertà di espressione? Sono già in vacanza dopo aver organizzato il faticoso passeggino-day?


Mo' fa pure causa ai manifestanti... Stupendo... Mi sa che fra poco qualcuno farà causa anche a me...



P.S. Quella di "si è davvero bolognesi solo se si va a trovare la Madonna di San Luca in cattedrale", me la segno...

mercoledì 23 maggio 2007

Stato laico? Ma dove?

http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/cronaca/crocifisso-appello/crocifisso-appello/crocifisso-appello.html

Il giudice Tosti, che da tempo si rifiutava di entrare in aula perchè presente il crocifisso, simbolo cristiano ( e quindi di una specifica religione) in un luogo che deve essere neutro, è stato condannato a sette mesi per omissione in atti d'ufficio...

Più o meno quello che si prende per furto e danneggiamento....
Complimentoni... Da cosa differiamo dai talebani?

martedì 22 maggio 2007

Il clerico per eccellenza




Chi ? Ma monsignor Casini, è ovvio...

Nemmeno la CEI ha avuto il coraggio di censurare, almeno ufficialmente, il documentario della BBC sui preti pedofili, e questo George Clooney con l'abito talare non ha nulla di meglio da dire che :
"Non capisco perchè se la Bbc ha mandato in onda un documentario spazzatura noi dobbiamo imitarla magari acquistandolo con i soldi della tv pubblica". "Facciamo una bella inchiesta sul clero nel mondo - suggerisce Casini - Parliamo dei preti pedofili dando lo spazio che questo fenomeno merita, cioè un millesimo rispetto alle virtù positive della Chiesa"

Insomma : parliamo solo delle cose buone... quanto può contare la pratica sistematica dell'abuso di bambini?
In fondo, pure Hitler e Stalin qualche acquedotto l'avranno costruito, no?

domenica 20 maggio 2007

E dopo il presidente operaio...


... il papa palazzinaro!


D'accordo, il vecchio papa polacco era veramente un operaio siderurgico, ma dal nuovo, che è un "fine teologo", non mi aspettavo tutta questa dimestichezza con le case e con i denari...
Dagospia analizza con dovizia di particolari, nomi e luoghi, lo strapotere economico e nella fattispecie immobiliare, della Chiesa Cattolica.
Lo riporto per intero: tira brutta aria su internet... non ci si mette nulla a far sparire qualche link...



RATZINGER 'MURATORE'

La Chiesa possiede il 20-22%
di tutto il patrimonio immobiliare
Un quarto di Roma è del Vaticano

Negli ultimi due anni - rivela Dagospia - la Chiesa ha venduto beni per quasi 50 milioni. Il patrimonio gestito dallo Ior sfiora i 6 miliardi. In Italia si stimano 200mila posti letto gestiti da religiosi

Tratto da Dagospia.com

Parte dell’inchiesta di Sandro Orlando per il settimanale “Il Mondo”, in edicola domani


L'ultimo a essere venduto è stato un immenso complesso monastico sulla Camilluccia, alle spalle di Monte Mario. Nella stessa arteria a nord ovest della Capitale, zona Trionfale, un tempo tappezzata di rifugi per pellegrini e lazzareti, l'immobiliarista casertano Giuseppe Statuto (nella foto) si è portato via un ex convento del XVIII secolo di importante valenza storica, con una superficie di quasi 5 mila metri quadri, ed inserito in un'area naturale tre volte più grande.




Ma Statuto, l'enfant prodige dei nuovi palazzinari romani, l'unico ad non essere sfiorato dalle disavventure giudiziarie dei «furbetti del quartierino», in arte Stefano Ricucci e Danilo Coppola, deve avere buoni santi in Paradiso.

Davvero: anche perché è uno dei rari operatori del settore ad avere accesso agli affari immobiliari della Chiesa. E così con la sua Michele Amari e le altre controllate attive nella Capitale (Bixio 15, Diemme Immobiliare, Derilca, Egis) in questi anni è andato collezionando immobiili di pregio dismessi da congregazioni religiose, ordini e confraternite.

La svolta è arrivata alla fine del 2002, con la nomina del cardinale Attilio Nicora alla presidenza dell'Amministrazione del patrimonio della sede apostolica (Apsa), uno dei due pilastri economici del Vaticano, insieme all'Istituto per le Opere di religione (Ior), la banca pontificia. Una holding, l'Apsa, che a Roma risulta proprietaria di beni per pochi milioni, perché iscritti a bilancio al costo storico, e accatastati sempre come popolari o ultrapopolari, pur situandosi in pieno centro.


Attraverso società come la Sirea, che ha intestati due palazzi in piazza Cola di Rienzo, valutati neanche 3 milioni e dati in affitto alla Direzione investigativa antimafia; la Edile Leonina, con locali per altri 3 milioni, occupati dal Viminale; e la Nicoloso da Recco, titolare di quattro appartamenti, dal valore nominale di appena 50 mila euro.

Ma che invece ha un potere di indirizzo enorme sull'immenso patrimonio che fa capo alla Chiesa e agli oltre 30 mila enti religiosi che operano sul territorio.



Un patrimonio sfuggito a ogni censimento, nei quasi ottant'anni seguiti al Concordato che dal 1929 regola i rapporti tra Stato e Vaticano. Come aveva sottolineato anche Francesco Rutelli, all'indomani della revisione dei Patti lateranensi. In un acceso dibattito parlamentare dell'aprile 1985 sulla legge che istituiva il Fondo edifici di culto, l'allora deputato radicale aveva fatto mettere agli atti l'interminabile elenco dei palazzi posseduti dagli enti ecclesiastici nella sola città di Roma per dare la consistenza reale dei beni della Curia.


E rovesciare così quella visione di una confessione «poverella» che aveva spinto la Dc ad accollare allo Stato mille miliardi di lire (dell'epoca) di spese l'anno, per il mantenimento dei luoghi adibiti a culto. Poi Rutelli è diventato sindaco, e con la pioggia di finanziamenti pubblici arrivata con il Giubileo del 2000, 3.500 miliardi di lire per parcheggi e sottopassi, restauri di cappelle e palazzi, ristrutturazioni edilizie e nuovi alloggi per pellegrini, ha dato il suo contributo all'ulteriore espansione terrena della Chiesa.



Quattrocento istituti di suore, 300 parrocchie, 250 scuole cattoliche, 200 chiese non parrocchiali, 200 case generalizie, 90 istituti religiosi, 65 case di cura, 50 missioni, 43 collegi, 30 monasteri, 20 case di riposo, altrettanti seminari, 18 ospedali, 16 conventi, 13 oratori, 10 confraternite, sei ospizi. Sono quasi 2 mila gli enti religiosi residenti nella Capitale, e risultano proprietari di circa 20 mila terreni e fabbricati, suddivisi tra città e provincia.



Un quarto di Roma, a spanne, è della Curia. Partendo dalla fine di via Nomentana, all'altezza dell'Aniene, dove le Orsoline possiedono un palazzo di sei piani da oltre 50 mila metri quadri di superficie, mentre le suore di Maria Ripatrarice si accontentano di un convento di tre piani; e scendendo a sud est per le centralissime via Sistina e via dei Condotti, fino al Pantheon e a piazza Navona, dove edifici barocchi e isolati di proprietà di confraternite e congregazioni si alternano a istituzioni come la Pontificia università della Santa Croce.


E ancora, continuando giù per il lungotevere e l'isola Tiberina, che appartiene interamente all'ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio.E poi su di nuovo per il Gianicolo, costeggiando il Vaticano fino sull'Aurelia Antica dove si innalza l'imponente Villa Aurelia, un residence con 160 posti letto, con tanto di cappella privata e terrazza con vista su San Pietro, che fa capo alla casa generalizia del Sacro Cuore.


È tutto di enti religiosi. Un tesoro immenso che si è accumulato nei decenni grazie a lasciti e donazioni: più di 8 mila l'anno scorso nella sola area di Roma città. Ma non c’è solo la Capitale. La Curia vanta possedimenti cospicui anche nelle roccaforti bianche del Triveneto e della Lombardia: a Verona, Padova,Trento. Oppure a Bergamo e Brescia, dove gli stessi nipoti di Paolo VI, i Montini, di mestiere fanno gli immobiliaristi.



«Il 20-22% del patrimonio immobiliare nazionale è della Chiesa», stima Franco Alemani del gruppo Re, che da sempre assiste suore e frati nel business del mattone. Senza contare le proprietà all’estero. «A metà degli anni ‘90 i beni delle missioni si aggiravano intorno ai 800-900 miliardi di vecchie lire, oggi dovrebbero valere dieci volte di più», osserva l’immobiliarista Vittorio Casale, massone conclamato che all’epoca era stato chiamato dal cardinale Jozef Tomko a partecipare ad un progetto di ristrutturazione del patrimonio di Propaganda Fide, il ministero degli Esteri del Vaticano.


Dicevamo del cardinale Nicora. Legatissimo ad Angelo Caloia, il banchiere del Mediocredito centrale che si è fatto interprete del rinnovamento dello Ior dopo il crack dell'Ambrosiano, Nicora è stato per tutti gli anni '90 «assistente spirituale e stimolatore» di un ristretto cenacolo milanese, il gruppo Cultura Etica e Finanza, nato per «porre a confronto il cattolicesimo col travolgente imporsi del primato economico-finanziario», come ha scritto Giancarlo Galli nel suo informatissimo libro sulla Chiesa e il capitalismo (Finanza bianca, 2004).Arrivato al vertice dell'Apsa, Nicora ha cercato di fare ordine nel portafoglio immobiliare della Santa Sede, con le stesse logiche dei banchieri da lui frequentati.


Scoperto con il Giubileo, il fenomeno del turismo religioso si è conquistato l’attenzione crescente delle alte sfere della Chiesa. Intorno a questo nuovo business si è sviluppata l’Opera romana pellegrinaggi di monsignor Liberio Andreatta, cui fa capo l’agenzia viaggi Quo Vadis. Insieme al gruppo Cit la Santa Sede aveva anche messo a punto un progetto molto ambizioso per creare a Pietrelcina, il luogo natio di Padre Pio, un polo turistico religioso, con 76 milioni di investimenti: poi la crisi dell’operatore viaggi ha fermato tutto. Ma che il settore sia in crescita lo dicono le cifre: in tutto il paese si contano circa 3.300 case per ferie gestite da enti religiosi, con un giro d'affari annuo stimato in 4,5 miliardi, e 200 mila posti letto.


Di questi 5 mila sono a Roma, città che solo a Pasqua registra più di 600 mila pellegrini. Oltretutto il calo delle vocazioni ha svuotato abbazie e monasteri, che sono più di 2 mila in tutta Italia, e questo proprio mentre gli ordini venivano chiamati a rispondere ad una nuova razionalità economica. È un boom che ha moltiplicato i cantieri per trasformare antichi conventi e collegi religiosi in case di accoglienza e veri e propri alberghi, soprattutto nella Capitale.





E così un palazzo del Borromini di proprietà delle suore Oblate di Santa Maria dei Sette dolori in Trastevere si avvia a diventare un hotel con 62 camere. Sempre a Trastevere è già in funzione il San Giuseppe di vicolo Moroni, mentre il Collegio gregoriano di via San Teodoro, che s'affaccia sul Palatino, verrà dato in gestione a terzi dopo la riconversione.

È una febbre edilizia che finora è stata gestita con riservatezza da pochi intermediari di fiducia, primo tra tutti il gruppo Re, Religiosi ed ecclesiastici, di Vincenzo Pugliesi e Franco Alemani. Una realtà nata più di vent'anni fa, con lo slogan «non dannatevi per vendere un convento», che si è specializzata nella compravendita e ristrutturazione di beni ecclesiastici e oggi ricava dall'attività con ordini e congregazioni una trentina di milioni l'anno (su un fatturato complessivo di 55 milioni).

«La prima richiesta che ci arriva», spiega il vicepresidente Alemani, «è vendere sempre dando la prelazione alla Chiesa». È per questo che sono bandite le aste mentre a dirigere la controllata cui fa capo il business religioso, la Re spa, è stato chiamato di recente l'erede di una delle famiglie che contano in Spagna, Antonio Fraga Sanchez. I primi acquirenti di beni della Curia sono proprio loro, il Santander e il Bilbao, da sempre a braccetto con il potentissimo Opus Dei.

BENI IMMOBILI

All'incirca il 20-22% del patrimonio immobiliare italiano fa capo alla Chiesa. Un quarto di Roma è intestato a diocesi, congregazioni religiose, enti e società del Vaticano. Solo le proprietà che fanno capo a Propaganda Fide (il «ministero degli Esteri» del Vaticano che coordina l'attività delle missioni nel mondo) ammontano a 8-9 miliardi.


Negli ultimi due anni il Vaticano ha cominciato a fare trading immobiliare, vendendo beni per quasi 50 milioni. Nel 2006 a Roma si sono registrate più di 8 mila donazioni di beni immobiliari, in provincia sono state 3.200. Il doppio rispetto a una città come Milano. Il più grande intermediario immobiliare che lavora con la Chiesa, il gruppo Re spa, realizza da questa attività circa 30 milioni di fatturato.



PATRIMONI

Il patrimonio gestito dallo Ior, la banca del Vaticano, e l'Apsa, sfiora i 6 miliardi.



TURISMO

In tutta Italia si contano 200 mila posti letto gestiti da religiosi, con 3.300 indirizzi, tra case per ferie, hotel, centri di accoglienza per pellegrini. il giro d'affari è stimato in 4,5 miliardi.
In tutto il paese si contano più di 2 mila monasteri e abbazie. A Roma sono 5 mila i posti letto ufficialmente disponibili in ex conventi e collegi religiosi. Il giro d'affari del turismo religioso nella Capitale è stimato intorno ai 150 milioni di euro. "

giovedì 17 maggio 2007

Criminali

Interessantissimo il documentario della BBC su "Sex crimes and the Vatican".
Prove documentate su come il Vaticano, e in particolare il cardinale Ratzinger ha operato e opera tuttora, una sistematica politica di copertura dei preti pedofili..

http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=9990&fromplayer=9990&ad_mode=0

La ripresa del prete che mima un tentativo di approccio sessuale con un preadolescente è semplicemente vomitevole.

Come è vomitevole che esiste gente che ha coperto e copre SISTEMATICAMENTE queste pratiche.

Che schifo.

venerdì 4 maggio 2007

Dio in cassaintegrazione?




Già in Italia non si può sapere che genere di malattie congenite o genetiche avrà un bambino, grazie alla medievale legge 40...
Mo' nemmeno il sesso del nascituro si può sapere in anticipo? E che cacchio!!!!

Ma insomma, i genitori del bambino avranno qualche diritto? O se li prende tutti l'embrione i diritti?
Avrò il diritto di fare l'ecografia? O Dio se ne piglia?
E infine : una donna può sapere se è incinta, o il fatto di sbirciare in qualche modo nel suo utero, toglie lavoro a Dio ( che a quanto pare si offende)?

Hanno paura che l'Onnipotente finisca in cassaintegrazione?

giovedì 3 maggio 2007

Terrorismo Romano




Nemmeno Stalin sarebbe riuscito a fare di meglio.

Certo.
Perchè la storia di Andrea Rivera, delle sue esternazioni dal Concertone del Primo Maggio,è una classico caso stalinismo teocratico.

Come è possibile che uno non possa fare il proprio lavoro senza paletti ideologici, se ogni volta che si da fastidio al potentato di turno, si muove tutto l'estabilishment politico e mediatico?

Alla fine sto povero ragazzo, ha detto, molto garbatamente ( pure troppo, per la portata dell'attacco che la Chiesa sta portando alle istituzioni democratiche), che secondo lui la Chiesa non si evolve, che è conservatrice e ipocrita.

Che c'è di terroristico in questo?
ASSOLUTAMENTE NULLA!
Eppure quei rincoglioniti che scrivono ( sotto dettatura ) sull'Osservatore Romano, non hanno trovato niente di meglio che scrivere :

"E' terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore. E' vile e terroristico lanciare sassi, questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile"

Le boiate in 3 righe si sprecano :
a) Chiesa parla sempre in nome dell'amore? Quale amore ? Quello perfetto uomo cattolico + donna cattolica + figlio battezzato? Quello che dice che i gay sono malati? Quello che equipara i DICO alla legalizzazione della pedofilia? Quello che nega l'eutanasia?

b)E' terroristico parlare contro il Papa? Ecco la trovata. Se dici quello che dice Ratzi, allora sei un dritto. Se parli contro sei un terrorista. Ma chi ci scrive sull'Osservatore, Bush?

c) Folla eccitabile? L'unica folla eccitabile è quella degli esaltatipapa-boys che belano ai raduni papalini....

Ah... dimenticavo : la RAI si dissocia, insieme ai sindacati. L'opposizione filo-papista fa il suo dovere e Prodi lo definisce uno "scrietriato"....
Questo Rivera è l'uom più solo della Terra... Bagnasco invece non può esser lasciato solo....

E' tempo di combattere :i laici sono stati troppo mansueti finora...
Altro che abbassare lo scontro...

Von Clausewitz direbbe che la strategia ottima è tagliare i viveri (8x1000 truffaldino) a questi solerti pagliacci...

martedì 1 maggio 2007

Ci sono opinioni meno uguali delle altre?



Come il suo omologo pallonaro, Andrea Rivera, presentando il concertone del 1° maggio ha fatto gol.

Ha centrato in pieno la coda di paglia dei clericali italiani.
Quest'uomo ha detto semplicemente che non sopporta che il Vaticano, abbia negato i funerali a Welby, e che li abbia concessi a Pinochet,Francisco Franco e a De Pedis ( uno dei componenti della Banda della Magliana)...
E poi ha aggiunto che dopotutto, al fianco di Cristo in croce, c'erano due ladroni, non due malati di sclerosi laterale amiotrofica...

Cosa ha detto di così allucinante, da attirarsi le critiche dei sindacati?

Azzardo : la verità?

Come funziona : la Chiesa deve avere la libertà di sabotare il Parlamento (la chiamano "libertà di espressione") e un ragazzotto non può esprimere pubblicamente la propria opinione senza attirarsi critiche bipartisan?