Ora aspettiamo solo che qualcuno lo metta nel presepe...
Il vero oscurantismo non consiste nell'impedire la diffusione di ciò che è vero, chiaro ed utile, ma nel mettere in circolazione ciò che è falso
La verità è che il solito modo per tappare la bocca a chi sai che potrebbe (o sai che sicuro) ti può sputtanare.Ci siamo messi a lavorare e abbiamo raccontato per filo e per segno all'azienda la trasmissione, nella quale Saviano avrebbe voluto parlare di mafia e politica, di emergenza rifiuti, di carceri, di ricostruzione all'Aquila, di delegittimazione e macchina del fango
da uno che è a capo di una congrega che sfratta (sempre in maniera caritatevole) i popolani nelle dimore di sua proprietà per fare alberghi e residenze di lusso, rigorosamente esentasse,non sono pochi coloro che considerano la vita come un tempo da consumare nell'egoismo, incuranti delle conseguenze negative sulla convivenza sociale
Quello che stupisce è che abbiano anche scavato nelle tombe arcivescovali e che tutti i vescovi siano stati trattenuti fino a sera
ferma condanna di ogni atto peccaminoso e criminale di abuso di minori da parte di membri della Chiesa, come pure la necessità di riparare e di affrontare tali atti in modo conforme alle esigenze della giustizia ed agli insegnamenti del Vangelo
Oggi Borriello, napoletano di San Giovanni a Teduccio (col padre che faceva l'usuraio senza dar conto al camorrista del quartiere e che per questo è stato fatto sparire), ha lo stesso pensiero sulla camorra di quello del premier. E anche lui pensa che Saviano si sia arricchito a spese di Napoli. E che, dai, dopotutto non c'è solo la camorra a Napoli.La camorra c'è sempre stata e sempre ci sarà, perché con la camorra la gente mangia. Per me non c'è bisogno di libri o di film per capire qual è la situazione. Io per quelle strade ho vissuto
E siamo alle solite banalità : Napoli è una città piena d'arte, di intelligenze e di bellezze di ogni genere. Ma questa Napoli da cartolina, non c'è più.Per me, Saviano è uno che ha lucrato sulla mia città. Non c'era bisogno che scrivesse un libro per sapere cos'è la camorra. Lui però ha detto solo cose brutte e si è dimenticato di tutto il resto
“Mio padre - ha spiegato Ciancimino illustrando il biglietto - mi disse che questo documento, insieme all’immunità di cui aveva goduto Provenzano e alla mancata perquisizione del covo di Riina, era il frutto di un’unica trattativa che andava avanti da anni. Con quel messaggio Provenzano voleva richiamare il partito di Forza Italia, nato grazie alla trattativa, a tornare sui suoi passi e a non scordarsi che lo stesso Berlusconi era frutto dell’accordo”
Quando mio padre mi parla di lui, è il 22 luglio 1998. Sono io stesso a sollecitarlo, perchè quel giorno si leggeva di Umberto Bossi che diceva che Berlusconi è mafioso e viene a Milano con i soldi mafiosi. Mio padre mi dice a quel punto che Berlusconi è la più grossa vittima della mafia, ma soggetti vicini a lui sono a conoscenza di situazioni antecedenti alla sua discesa in campo e riescono ad influenzarne le scelte".
E comunque sia anche nei panni dell'apostolo ha suggerito che la corte dei vari Dell'Utri&C. è ben ammanigliata con Cosa Nostra. Ma l'importante è proclamare il martirio di Silvio.
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