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lunedì 27 giugno 2011

Manganellate, specialità italica

Probabilmente la situazione è degenerata tanto tempo fa.
Quando lo Stato ha rinunciato a mediare e ad esser convincente con le comunità locali, e a imporre tutto dall'alto.
Si sono formati miriadi di comitati. E lo spazio per discuterne, nel merito, e senza preconcetti c'era.
Poi arrivano le manganellate (che non sono roba di questi giorni) da una parte e gli oltranzisti eco-fanatici dall'altra.
E si arriva alla guerriglia. Modello sudamericano o cinese, se si preferisce. Nonostante siamo in Europa.
La stessa Europa già trapanata per metà dal percorso della TAV.
Mi chiedo se dappertutto si sia usato questo modo italico di condurre lo sviluppo dell'infrastruttura : paraocchi e manganelli da parte delle istituzioni, paraocchi e no ideologici da parte dei locali.

Portogallo, Spagna e Francia hanno avuto già il percorso della TAV bello che fatto. Perchè solo da noi bisogna farla finire a "schifìo" sempre?
Non è che come al solito la colpa è dell'orrenda burocrazia italica che ha fatto passare tempo inutilmente e entro il 30 di giugno rischia di perdere i denari europei?

sabato 25 giugno 2011

Il vizietto




Che dietro i roghi napoletani ci sia la camorra e il substrato (poco) culturale che da essa si nutre è chiaro come il sole a chiunque abbia un minimo di cognizione del mondo-Napoli.
Meno chiara, grazie anche al TG1, è la situazione agli occhi dei leghisti oltranzisti, per cui "Napoli colera" è un'appellativo più che un rischio sanitario.

I "puritani con gli osei" del profondo nord,  spendono il proprio peso (gonfiato) politico sulla maggioranza per taglieggiare il Sud contro ogni interesse nazionale e trincerandosi dietro il finto "tutto funziona qui al Nord".
Eppure la ndrangheta ce l'hanno, le finanze dissestate pure, e ho scoperto che hanno pure la loro Salerno-Reggio Calabria: lavori infiniti, tracciato disegnato col manuale Cencelli e appalti e subappalti oscuri.

Parafrasando il papa polacco, "Volemose bene (magari no), semo italiani".  E quindi fatti della stessa (orrida) pasta: da Bressanone a Lampedusa.

giovedì 23 giugno 2011

Il contagio


In tutti i paesi occidentali, nel raro caso in i giornalisti inscenino proteste o scioperi, lo fanno per motivi di tipo contrattuale o giuslavoristico.
Nel parco giochi d'Europa, in Italialand, i giornalisti protestano e rivendicano il diritto di raccontare notizie vere e degne di questo nome.
Evidentemente, la modalità Pravda-TG1 è contagiosa

mercoledì 22 giugno 2011

Opposizione all'italica maniera



Il discorso di oggi di Di Pietro in Parlamento è un segnale molto preoccupante.
Non vorrei che dietro i distinguo, le sottilizzazioni alla veltroniana maniera ("Non siamo di sinistra, ma anche con la destra sociale e con il mercato e il merito"), ci siano strani pensieri.

Tipo quello di non spendersi, perchè poi se cade il nano si deve governare veramente (forse) , e con l'Italia in queste condizioni, se la vogliono "scappottare".
Ha menato il can per l'aia per mesi (se non anni) che solo l'IDV faceva opposizione ed era l'alternativa,  e ora passa la patata bollente a Bersani (che, al solito, non sa che farsene...)?

Non ci vedo chiaro. O meglio : vedo una bella figura di merda all'orizzonte.
E con l'Italia che sta ammirando il fondo del baratro da un po' di tempo, non ce lo si può permettere.

martedì 21 giugno 2011

Questi son quelli del...


Da un lato i neo-democristiani di verde vestito che brandiscono la secessione/successione tirando fuori il peggio che l'Italia berlusconiana possa offrire e che tampinano Kim Jong Silvio per ottenere seggiole, ministeri e riduzione delle tasse (ecchissenefrega se finiremo come la Grecia).
Dall'altra c'è lo chansonnier Kim Jong Silvio, in difficoltà come non mai su diversi fronti, con  la disinformazione nel cuore e le batoste elettorali incassate, che cerca di arrabattare un governicchio balneare per tirare a campare e fa finta di non sentire quello che gli impone Bossi (e chissenefrega del paese reale).
Una coppia così bene assortita, non si vedeva dai tempi di Reitano e Bossi.
Il tutto, ovviamente, a Porta a porta.

sabato 18 giugno 2011

Così i cattivi sono loro


La benevolenza di Mamma Rai, ha fatto concretizzare, dopo settimane di tarantelle mediatiche, le offerte di contratto per i "dissidenti" Floris, Fazio e Gabanelli, asserragliati a TeleKabul.
Mentre per i primi due l'accordo, alla fine, si è raggiunto, per la Gabanelli le tinte sono fosche.
Perchè mentre Floris è pur sempre una finestra a cui la politica può affacciarsi e mostrarsi in tutte le sue grazie, e Fazio (salvo quando invita l'appestato Saviano) è relegato al salotto dei radical chic ( e comunque  dati toni abbastanza alti per il livello che serpeggia lungo il Belpaese), la Gabanelli, con un taglio asciutto, diretto e senza fronzoli, affronta spesso e volentieri le mani in faccende che toccano la pancia del Paese.
E certi concetti, vengono afferrati trasversalmente.

Motivo per cui tagliarla fuori o offrirle un contratto senza copertura legale Rai è praticamente la stessa cosa (considerando il numero di azioni legali che piccoli e grandi kapò intentano verso Report, settimanalmente).
E così alla fine è pure lei la comunista schizzinosa.

E' questo il bello



A me uno che si improvvisa tifoso della squadra locale per arruffianarsi dei voti in campagna elettorale, già prometteva poco bene.
E che 'sto candidato del PD  abbia vinto sbaragliando un pischello in salsa leghista, nella rossa Bologna, è davvero un merito davvero poco signifiicativo (specie se ci aggiungi che ha vinto coi voti degli altri).
Ora se ne viene che i DiCo vanno disincentivati per incentivare i matrimoni. E che differenza c'è con quello che avrebbe detto il leghista su sfidante?
Ma il bello del PD è proprio questo : c'è dentro tutto e il contrario di tutto.
E va sempre bene.

venerdì 17 giugno 2011

Giornata antisuperstizione



Sembra assurdo doverne parlare nel 2011, ma i nostri tempi sono fortemente scossi da scemenze paranormali, da pseudo-scienze e da credenze di ogni ordine e grado che, tipicamente, peggiorano la società.
E questa "Giornata Antisuperstizione", organizzata dal CICAP (di venerdì 17), è un buon momento per fermarsi e riflettere su cosa si può fare per limitare l'azione di fandonie e favole sulla vita di ognuno di noi.
E l'impresa non è affatto facile.

mercoledì 15 giugno 2011

Lo Gnobel e l'Italia peggiore


Dal titolo sembra si stia parlando di una fiaba nordica, e invece è l'ultima saga dell'epopea dello Gnomo dell'Innnovazione a cui scipparono il premio Nobel.

Il "Keynes de noantri", infatti, dopo le sue note invettive contro i fannulloni, la resurrezione di Scelba e l'estirpazione di Calabria e mezza Campania, l'altro giorno si è esibito nella sua ultima performance : il salto del precario.

Interrogato ad un pubblico convegno da un portavoce dei precari organizzati, scappa ingloriosamente come manco un indemoniato alla vista dell'esorcista, accusandola di far parte dell "Italia peggiore".
Apprezziamo la generosità dello Gnomo craxiano: cedere lo scettro dell' Italia peggiore non deve esser stato facile. Lasciare il trono dell'assenteismo e glissare sul fatto la sua produzione scientifica è praticamente nulla, pur occupando un posto da professore ordinario, è un gesto magnanimo.
Pubblicare in 24 anni 7 articoli scientifici di cui 2 sotto peer rewieving, e al contempo raggiungere il massimo grado dell'Accademia, è un risultato da fannullone professionista.
Come direbbe lui "che vada a morire ammazzato".
E speriamo che Silvio non lo piazzi al posto di Tremonti per diminuire le tasse e scassare il bilancio già disastrato.
Sarebbe una ecatombe.

martedì 14 giugno 2011

Il vespone estivo

Dopo le mazzate referendarie prese dal suo padrone, il maggiordomo Vespa, inaugura la stagione estiva di spassose tragedie, dettagliatissimi plastici e spassose carneficine.
La cosa bella è che lo dice con convinzione...e poi si lamenta se gli sputano in faccia.

domenica 12 giugno 2011

Una repubblica meteocratica


Avendo notato, da tempo, l'involuzione di stile nordcoreano intrapresa dai media italici, pensavo di essermi fatto gli anticorpi. E, tutto sommato,  di aver visto tutto.
E quand'anche qualcosa di nuovo ci fosse stata, sarebbe stato qualcosa di prevedibile.
Ma il Tg1 non si perde d'animo e riesce, puntualmente, a spiazzare ogni previsione. Anzi è proprio di previsioni che si parla, ma di quelle meteorologiche.
In cui, magicamente, al vecchio Bernacca o al meno vecchio Caroselli, è stata preferita la solita sgallettata che solitamente allunga il brodo, informandoci di spassosi uragani dall'altro capo del mondo o divertenti inondazioni in zone remote del pianeta.
Oggi, la nostra maga Circe del tempo, ha deciso di elargirci uno dei suoi preziosi consigli : domani, andate al mare...
Quando si tratta di sabotare referendum la prudenza non è mai troppa...Fosse mai che il 50% +1 degli aventi diritto schiodasse il culo dalla poltrona, spegnesse la tv e andasse a votare...

sabato 11 giugno 2011

La mandolineide mediatica



Dopo la televisione svedese, che con immancabile suono di mandolini, ricordava ai vichinghi quando son fortunati a non avere tra i maroni il tycoon brianzolo, le smandolinate irridenti e canzonatorie sono passate al viral marketing di Ryanair.
Ora è il turno dei tedeschi, secondi a nessuno in quanto a "sfruculiamenti" e sfottò verso gli italiani-mafia-pizza-mandolino. Lo spot della tv pubblica ARD recita : "Una democrazia è forte quanto i suoi media".
Insomma, non c'è che dire, una bella figura da mandolinari...

venerdì 10 giugno 2011

Un fisco per l'estate


Bersani, non so quanto volontariamente, ha rivangato il Veltroni di guzzantiana memoria ricordando il "fisco per l'estate"
E viste le pretese dei millantatori al governo di fare una riforma fiscale in 20 giorni, è lo stesso Tremonti-Guzzanti a fare da profeta:




In Sudamerica il condono si fa dopo il golpe. In Italia prima delle elezioni.Ma invertendo i fattori il prodotto non cambia: il condono fiscale è comunque una forma di prelievo fuori legge


E visto che in Europa ci marcano stretto, sento puzza di elezioni anticipate.
O un retrogusto di un  golpe già consumatosi.
Fate voi....

martedì 7 giugno 2011

Sull'inutilità dell'istituto referendario


Ci sono poche filosofie da fare...
Il nucleare in Italia non si può fare perchè non ne siamo capaci. E non sto parlando di tecnologia o di know-how.
E non è nemmeno (soltanto) per i bellimbusti che dovrebbero gestire "roba che scotta" pur avendo nel loro curriculum incapacità gestionali (Napoli, Abruzzo, Maddalena...) e solidi background  nel settore (il ministro dell'Ambiente che guida un polo petrolchimico forse manco in Corea del Nord l'avrebbero nominato).

E' che manca proprio il concetto di base di "bene collettivo". Ognuno a zappare (o a sperare di farsi zappare dal fesso di turno) il proprio orto e poco male se il resto va in vacca. Un esempio? : le biomasse all'italiana...
 A parte le complicazioni tecniche, già rognose per i fatti loro, una centrale nucleare va "adottata" dalla comunità circostante (e dal resto del Paese) trattandola con rispetto. Come si tratterebbe con rispetto e razionalità qualsiasi altra tecnologia.
E invece nessuno sa nulla, nessuno viene informato (disinformato, invece, tanto), e soprattutto a nessuno frega un tubo di saperne di più.
Si va a votare per "gregge preso": un SIII...o un NOOO...oppure un "VADO AL MARE"...  "Perchè voti così?" E via una squela di luoghi comuni....
E serve consultare la gente in questa maniera? E' l'espressione della volontà popolare?

Per la cronaca : un SI  ragionato per l'abrogazione del nucleare all'italiana è l'unica scelta sensata....

domenica 5 giugno 2011

Ratzi, i cciovani e il medioevo...




Quanti sassolini nelle scarpe che si sta togliendo Benedettuzzo...La UE che ritiene l'Italia una specie di sobborgo del Vaticano (e a ragione), la storiella delle "radici cristiane" e la solita botta a froci, sodomiti e  concubini immorali...
Dopotutto Ratzi parla con la voce rotta dall'emozione....sarà il ricordo della tradizione cattolica dei bei tempi andati o degli illustri progressisti locali.
Pure va a finire che Silvio passa all'incasso, inventandosi qualche altro trucco simil medievale per compiacere 'sti talebani e inguattarsi altri prezzolati devoti udicini-responabili...
Ratzi farà le pentole ma Kim Jong Silvio gliele tele-vende...