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martedì 21 giugno 2011


Da un lato i neo-democristiani di verde vestito che brandiscono la secessione/successione tirando fuori il peggio che l'Italia berlusconiana possa offrire e che tampinano Kim Jong Silvio per ottenere seggiole, ministeri e riduzione delle tasse (ecchissenefrega se finiremo come la Grecia).
Dall'altra c'è lo chansonnier Kim Jong Silvio, in difficoltà come non mai su diversi fronti, con  la disinformazione nel cuore e le batoste elettorali incassate, che cerca di arrabattare un governicchio balneare per tirare a campare e fa finta di non sentire quello che gli impone Bossi (e chissenefrega del paese reale).
Una coppia così bene assortita, non si vedeva dai tempi di Reitano e Bossi.
Il tutto, ovviamente, a Porta a porta.

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