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lunedì 27 giugno 2011

Manganellate, specialità italica

Probabilmente la situazione è degenerata tanto tempo fa.
Quando lo Stato ha rinunciato a mediare e ad esser convincente con le comunità locali, e a imporre tutto dall'alto.
Si sono formati miriadi di comitati. E lo spazio per discuterne, nel merito, e senza preconcetti c'era.
Poi arrivano le manganellate (che non sono roba di questi giorni) da una parte e gli oltranzisti eco-fanatici dall'altra.
E si arriva alla guerriglia. Modello sudamericano o cinese, se si preferisce. Nonostante siamo in Europa.
La stessa Europa già trapanata per metà dal percorso della TAV.
Mi chiedo se dappertutto si sia usato questo modo italico di condurre lo sviluppo dell'infrastruttura : paraocchi e manganelli da parte delle istituzioni, paraocchi e no ideologici da parte dei locali.

Portogallo, Spagna e Francia hanno avuto già il percorso della TAV bello che fatto. Perchè solo da noi bisogna farla finire a "schifìo" sempre?
Non è che come al solito la colpa è dell'orrenda burocrazia italica che ha fatto passare tempo inutilmente e entro il 30 di giugno rischia di perdere i denari europei?

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