Condividi

Search

mercoledì 15 giugno 2011

Lo Gnobel e l'Italia peggiore


Dal titolo sembra si stia parlando di una fiaba nordica, e invece è l'ultima saga dell'epopea dello Gnomo dell'Innnovazione a cui scipparono il premio Nobel.

Il "Keynes de noantri", infatti, dopo le sue note invettive contro i fannulloni, la resurrezione di Scelba e l'estirpazione di Calabria e mezza Campania, l'altro giorno si è esibito nella sua ultima performance : il salto del precario.

Interrogato ad un pubblico convegno da un portavoce dei precari organizzati, scappa ingloriosamente come manco un indemoniato alla vista dell'esorcista, accusandola di far parte dell "Italia peggiore".
Apprezziamo la generosità dello Gnomo craxiano: cedere lo scettro dell' Italia peggiore non deve esser stato facile. Lasciare il trono dell'assenteismo e glissare sul fatto la sua produzione scientifica è praticamente nulla, pur occupando un posto da professore ordinario, è un gesto magnanimo.
Pubblicare in 24 anni 7 articoli scientifici di cui 2 sotto peer rewieving, e al contempo raggiungere il massimo grado dell'Accademia, è un risultato da fannullone professionista.
Come direbbe lui "che vada a morire ammazzato".
E speriamo che Silvio non lo piazzi al posto di Tremonti per diminuire le tasse e scassare il bilancio già disastrato.
Sarebbe una ecatombe.

0 commenti:

Posta un commento