La faccenda delle candidature nel Lazio è talmente assurda che val bene spenderci un altro post.
Anche perchè sembra uscita da una fiaba.
Il giorno X alle ore Y, la coalizione A deve presentare le liste dei candidati con tutti i documenti in regola, solo che il tizio incaricato ha pensato bene di andarsi a fare un panino, e presentarsi tre quarti d'ora dopo.
Il giorno dopo, però, i pidiellini si lamentano perchè i complotti di chissà quale forze oscure hanno instillato la fame in quel geniale "responsabile".
La Polverini, che fa la vittima e si appella a Napolitano (come se potesse truccare le regole...) farebbe bene a vedere con che gente si mette. E questa gente dovrebbe gestire la sanità più dissestata d'Italia, due possibili centrali nucleari e un paio di termovalorizzatori.
Ora le spiegazioni sono due:
O la decenza li ha fulminati sulla via di Damasco, e improvvisamente hanno deciso di pulire le liste PDL estremamente a fondo, portando la faccenda alle estreme conseguenze.
Oppure qualcuno si è venduto l'anima a Casini o ai fascisti, costringendo i voti pdiellini a transumare verso La Destra o l'UDC ingigantendo artificiosamente la forza del Richard Gere cattolico ...
1 commenti:
Che buffoni.
Devono essere esclusi, ma non per attaccamento ai cavilli, semplicemente perché sono buffoni.
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