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mercoledì 10 marzo 2010

Ora se ne vengono....



E' strepitoso come riescano sempre a fare le vittime...
I comuni del Sud ( e non solo) sono tenuti sotto scacco da una criminalità organizzata che spesso non spara, ma "conosce" gli "agganci" giusti per persuadere, ad esempio, i commercianti a pagare il pizzo o la gente all'omertà.
E tra le "persone giuste" c'è sempre stata, in forme diverse, la presenza ecclesiastica.
E' ovvio che non possono essere inclusi i coraggiosi (e sparuti in numero) sacerdoti di frontiera che si schierano apertamente contro le cosche e che spesso pagano con la vita, ma mi risulta che vescovi barricaderi o "ribellisti", negli ultimi 50 anni non se ne siano visti da quelle parti...
Dopotutto in terra di camorra o di mafia, gli altarini a madonne e santi fioccano e testimoniano la vicinanza, almeno formale, alla chiesa di criminali e boss. E normalmente, la stima è reciproca.
Per quanto riguarda le feste patronali, basta vedere cosa succede ogni anno a Sant'Agata a Catania: la gara a far passare il cero davanti alla propria casa o bottega è sovente "vinta" dai boss locali. E tutti lo sanno.
Il vari vescovi della zona hanno avuto il prosciutto sugli occhi fino ad ora. E ora se ne vengono facendo i candidi e avallando "scioperi elettorali"...

1 commenti:

ebbene sì:
basta con le processioni sotto i balconi dei mafiosi!

d'ora in poi passeranno solo davanti alle ville di assessori, senatori, governatori...

p.s.
due piccioni con una fava

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